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11 settembre 2024
Cannabis light: sospeso il decreto che ha inserito il "CBD" tra le sostanze stupefacenti illegali
Con ordinanza dell'11 settembre 2024, il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio ha sospeso in via provvisoria l'efficacia del Decreto con cui, lo scorso giugno, il Ministero della Salute aveva inserito il Cannabidiolo (CBD) nella tabella delle sostanze stupefacenti considerate illegali nel nostro ordinamento.
Il CBD è uno dei componenti principali rinvenibili nella cannabis e nei suoi derivati, assieme al principio attivo THC (tetraidrocannabinolo). Diversamente da quest'ultimo, ormai da tempo presente nella tabella delle sostanze psicotrope vietate, il CBD non è considerato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità una sostanza pericolosa per la salute, in ragione del suo blando effetto rilassante e dell'assenza di dipendenza per l'organismo, tanto da essere normalmente venduto nelle tabaccherie e nelle farmacie, almeno fino all'intervento del Governo di giugno.
Il TAR del Lazio è intervenuto su ricorso dell'ICI (Imprenditori Canapa Italia), che ha lamentato le conseguenze dirompenti del Decreto in questione non solo sul settore economico, ma anche sulle condotte punite penalmente concernenti la detenzione e lo spaccio di droga, la cui portata verrebbe estesa anche al Cannabidiolo in forza della nuova norma.
In via provvisoria e a tutela del mercato legato alla canapa, il Tribunale ha dunque ordinato la sospensione del decreto in attesa di approfondire il merito delle questioni sollevate.
La prossima udienza è fissata il 16 dicembre.